via Roma e Piazza San Carlo
via Roma e Piazza San Carlo
Descrizione- Podcast
Il 7 maggio1968 al Tribunale militare di Torino si apre la prima udienza nei confronti del caporale Enzo Bellettato, giovane insegnante di Rovigo. Ha manifestato la sua obiezione a marzo, dopo alcuni mesi di servizio militare, ma la scelta proviene da una lunga maturazione. Bellettato aveva partecipato a numerose iniziative per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza, collaborando con il Movimento Nonviolento di Capitini, e aveva accettato di svolgere il servizio militare come trombettiere solo nella speranza di poter usufruire della Legge Pedini, che permetteva a pochi giovani, selezionati con criteri molto ristretti, di svolgere il servizio civile in alcuni paesi via di sviluppo. «Mi resta solo l’ultima arma, quella che può usare anche la persona più debole contro la persona più forte: il no a collaborare a ciò che si considera contrario al proprio impegno morale», aveva dichiarato, sentendosi «personalmente responsabile dei carri armati che funzionano anche per la mia collaborazione».
All’udienza assistono circa 200 persone. Al momento del rinvio del processo a nuovo ordine scandiscono il nome dell’imputato, finché il presidente del tribunale non li allontana dall’aula. Muniti di cartelli i dimostranti si muovono in corteo. Da via Verdi, accanto al Tribunale militare, giungono in via Po, poi imboccano via Roma. «La gente ha probabilmente pensato, da lontano, che si trattasse dei soliti studenti», commenta un giornalista, Gianni Bertone, immaginando il sussulto dei passanti alla vista che si para loro di fronte: in testa alla fila, assieme ai cartelli, appaiono infatti una decina di preti. In piazza San Carlo il corteo si ferma: alcuni pacifisti e tre religiosi – don Antonio Revelli, padre Stefano Trovati e don Enrico Peyretti – salgono sul palco installato per i comizi, data l’imminenza delle elezioni. Qui leggono frasi del cardinale Pellegrino, di don Milani, di Paolo VI, oltre alle parole con cui Bellettato ha motivato la sua obiezione, nel suo memoriale intitolato significativamente: «Ho scelto la pace».
Tre settimane dopo il giovane verrà condannato a sette mesi di carcere con la condizionale. Un nuovo corteo attraverserà ancora le vie di Torino. Anche questa volta una porzione di Chiesa non mancherà di far pervenire la propria solidarietà a Bellettato. Richiamandosi alla «Gaudium et spes», la costituzione pastorale approvata dal Concilio Vaticano Secondo nel dicembre del 1965, 175 sacerdoti lo sosterranno e firmeranno una petizione per chiedere al Parlamento italiano di riconoscere l’obiezione di coscienza.
Description - Podcast
May 7, 1968: Turin Military Court vs Corporal Enzo Bellettan, a young teacher from Rovigo. Bellettan had declared his objection in March, after a few months of military service, but for him it was not a difficult decision to make. Belletto, indeed, had participated in many initiatives for the recognition of conscientious objection, collaborating with the Nonviolent Movement of Capitini, but he had accepted to carry out military service as a trumpeter hoping to take advantage of the Pedini Law, which allowed a few young people to carry out civil service in a developing country instead of military service. “I only have one weapon left, the one that even the weakest person can use against the strongest : to not collaborate and so maintain my moral integrity”, He also declared that he felt “personally responsible for the tanks which go to war also thanks to my collaboration ”.
About 200 people attended the hearing, declaring the objector’s innocence, but the President of the Court kicked them out. It was the beginning of a demonstration in which priests and pacifists took part. They went through the city centre: Via Verdi,Via Po, then Via Roma. “People probably thought they were students”, wrote journalist Gianni Bertone . The demonstration finally came to a stand-still in Piazza San Carlo, where some pacifists and three priests – Don Antonio Revelli, Father Stefano Trovati and Don Enrico Peyretti – stepped onto a platform to read a few words by Cardinal Pellegrino, Don Milani, Paolo VI, and those which Belletta used to justify his objection – his long text was called: “I have chosen peace”.
Three weeks later, the young man was given a seven months’ suspended prison sentence. So, there was another demonstration and once again the Church embraced the cause: with “Gaudium et spes”, the pastoral constitution approved by the Second Vatican Council in December 1965, 175 priests supported Belletta and signed a petition appealing to the Italian Parliament to recognize conscientious objection.
Enrico Peyretti – ex sacerdote, insegnante, militante della nonviolenza, tra i fondatori del mensile «il foglio»
1. Ritaglio de «Il Giorno» del dicembre 1964 contenete alcune foto dell’arresto di Enzo Bellettato, in occasione di un sit-in nonviolento per l’obiezione di coscienza, organizzato a Milano dai Gruppi di azione nonviolenta (Mir Roma addizione, f. 465)
1. Article from «Il Giorno» of December 1964 containing some photos of the arrest of Enzo Bellettato, during a nonviolent sit-in for conscientious objection, organised in Milan by Gruppi di azione nonviolenta (Mir Roma addition, f. 465)
2. Dichiarazione di obiezione di coscienza di Enzo Bellettato intitolata “Ho scelto la pace” (Mir Roma, f. 271)
2. Declaration of conscientious objection by Enzo Bellettato entitled “I have chosen peace” (Mir Roma, f. 271)
3. Volantino diffuso in vista del processo a Enzo Bellettato. Su una facciata alcune frasi disegnano una croce, sull’altra è riportato uno stralcio della dichiarazione di Enzo Bellettato(Mir Roma, f. 271)
3. Leaflet distributed for the trial of Enzo Bellettato. On one side of the leaflet the words make a cross, on the other side there is an excerpt of Enzo Bellettato’s statement (Mir Roma, f. 271)
4. Articolo de «La Stampa» che racconta la manifestazione guidata da alcuni preti nata spontaneamente dopo il rinvio del processo di Enzo Bellettato (Mir Piemonte, f. 73)
4. Article in «La Stampa» reporting on the demonstration led by some priests which arose spontaneously after the postponement of Enzo Bellettato’s trial (Mir Piemonte, f. 73).
5. Ciclostilato diffuso dal Gruppo Anti H, dall’Unione dei democratici europei e dal Gruppo sperimentale di azione nonviolenta in solidarietà con Enzo Bellettato (Mir Piemonte, f. 117)
5. Cyclostyled distributed by Anti-H Group, Union of European Democrats and Experimental Group for Nonviolent Action in solidarity with Enzo Bellettato (Mir Piemonte, f. 117)
6. Lettera di Enrico Peyretti e Stefano Trovati che annunciano due sit-in di preti, nel centro di Torino, il giorno precedente al processo di Bellettato (Mir Piemonte, f. 117)
6. Letter from Enrico Peyretti and Stefano Trovati announcing two sit-ins by priests in the centre of Turin, the day before Enzo Bellettato’s trial (Mir Piemonte, f. 117)
7. Petizione sottoposta a numerosi preti a sostegno di Bellettato e di una legge per l’obiezione di coscienza (Mir Roma, f. 271)
7. Petition submitted to numerous priests in support of Bellettato and a law on conscientious objection (Mir Roma, f. 271)
8. Volantino contenente il calendario delle manifestazioni a sostegno di Bellettato previste in prossimità della seconda udienza del processo (Mir Piemonte, f. 73)
8. Leaflet containing the calendar of demonstrations in support of Bellettato planned near the second hearing of the trial (Mir Piemonte, f. 73)
9. Foto di Enzo Bellettato durante il processo per obiezione di coscienza al Tribunale militare di Torino (Mir Piemonte, f. 73)
9. Photo of Enzo Bellettato during the trial for conscientious objection at the Military Court of Turin (Mir Piemonte, f. 73)
10. Articolo de «l’Unità» che riporta il resoconto finale del processo di Enzo Bellettato, chiusosi con la condanna (Mir Piemonte, f. 73)
10. Article from «l’Unità» reporting the final account of Enzo Bellettato’s trial, which ended with his conviction (Mir Piemonte, f. 73)
11. Pagina di «Settegiorni» del 2 giugno 1968 dedicata alle due manifestazioni di preti a sostegno dell’obiezione di Enzo Bellettato, avvenute nel centro di Torino all’inizio e alla fine di maggio. Sono inoltre riportate le 175 firme di religiosi raccolte a sostegno di Bellettato e del riconoscimento dell’obiezione di coscienza(Mir Roma, f. 271)
11. Page of “Settegiorni” of 2nd June 1968 dedicated to the two demonstrations of priests in support of Enzo Bellettato’s objection, which took place in the centre of Turin at the beginning and end of May. 175 signatures of religious gathered in support of Bellettato and the recognition of conscientious objection have also been reported (Mir Roma, f. 271).