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Centro di don Ellena

via Magenta, 12 bis

Per raccontare questo luogo dobbiamo partire da Milano. Più precisamente dal circolo anarchico «Sacco e Vanzetti», fondato nel 1965 da alcuni giovani guidati da Giuseppe Pinelli. Una delle sue prime iniziative, a settembre, è un dibattito sull’obiezione di coscienza. Lo animano due obiettori, Ivo Della Savia, anarchico, e Giorgio Viola, cattolico. È la prima volta che dei giovani si accordano per presentare insieme il proprio rifiuto del servizio militare. Ivo Della Savia viene poi processato a Roma, mentre Giorgio Viola, arruolato ad Albenga, a Torino. Il 21 novembre, due giorni prima del suo processo, presso il Centro di documentazione fondato qui da don Aldo Ellena, si costituisce un Gruppo di difesa degli obiettori di coscienza, raccolto attorno a Domenico Sereno Regis.
Il giorno del processo, all’uscita del tribunale, il neonato comitato inscena un volantinaggio destinato alla cittadinanza. Era dai tempi di Pinna che non si assisteva a una mobilitazione di questo tipo. L’iniziativa inaugura una prassi che si sarebbe consolidata nei successivi processi. Nel pomeriggio Giorgio Viola, condannato a quattro mesi con la condizionale, tiene nei locali del Centro una conferenza stampa, durante la quale ribadisce pubblicamente i motivi del suo gesto.
Le iniziative, per quanto sporadiche, proseguono l’anno successivo. A febbraio, il Gruppo di difesa organizza una giornata di digiuno e documentazione sull’obiezione di coscienza in concomitanza con i processi che si stanno svolgendo a Roma nei confronti dell’obiettore cattolico Fabrizio Fabbrini e di don Lorenzo Milani. Ancora a dicembre, l’obiettore marchigiano Alberto Botti, appena processato assieme ad altri otto testimoni di Geova, racconterà in una conferenza stampa la sua scelta. Nel complesso l’attività del Gruppo di difesa rimane saltuaria: rappresenta tuttavia il primo embrione di una militanza che sarebbe poi confluita, alla fine del decennio, in gruppi pacifisti più organizzati.

The Milanese anarchist club “Sacco e Vanzetti”, founded in 1965 by some young people under the leadership of Giuseppe Pinelli, organized a debate on conscientious objection during which two young objectors, Ivo Della Savia and Giorgio Viola, both claimed the right to refuse to do military service. Then the two young men were arrested and tried, Ivo Della Savia in Rome, Giorgio Viola in Turin. On November 21, two days before the trial of Giorgio Viola, here, at the Documentation Center founded by Don Aldo Ellena, a Group for the defense of conscientious objectors, inspired by Domenico Sereno Regis, was born.
On the day of the trial, just outside the court, the newborn Group reinvented the old tradition of distributing leaflets, as people did in the days of Pinna. In the afternoon there was a press conference here at the Documentation Center, where Giorgio Viola, who had been given a suspended prison sentence of four months, decided to profess his convictions in public.
The same kind of press conference was organized for Alberto Botti, who had been sentenced by the military court along with eight other Jehovah’s Witnesses. Then the Defense Group and Don Lorenzo Milani organized a day of fasting to support the Catholic objector Fabrizio Fabbrini. Finally, after ten years of militancy, this Group for the defense of conscientious objectors merged with new, more organized pacifist groups.

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